DETTAGLI COSTRUTTIVI

La qualità e la durabilità di una casa in legno sono determinate in maniera assoluta dall’attenzione posta al controllo dei possibili danni che i materiali possono subire a causa dell’acqua e dell’umidità. Le scelte in fase di progettazione architettonica e nella definizione dei dettagli esecutivi, unita alla corretta posa in opera e alle precauzioni di cantiere garantiscono nel tempo una casa sana e sicura, lontana da quei problemi, anche gravi, che possono pregiudicarne la salubrità e la sicurezza nel tempo.

 

Di seguito si riportano alcuni dettagli costruttivi fondamentali per una casa in legno, evidenziando le possibili soluzioni e le migliori scelte per garantire la durabilità della costruzione.

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Chi ben comincia è a metà dell’opera: per prima cosa la struttura in legno deve essere ben protetta dall’acqua, che può arrivare da tutti i punti, anche dal terreno e dall’esterno. Per questo le pareti del piano terra vengono posizionate al di sopra un cordolo rialzato in cemento armato che garantisce che l’acqua piovana e l’umidità del terreno non giungano a interessare il legno.

La porzione inferiore del rivestimento a cappotto è costituita da un pannelli isolante di tipo plastico che risulta più impermeabile rispetto ai materiali isolanti naturali.

Ovviamente sono previste guaine impermeabili sia sotto che ai lati della parete in legno, ma è buona norma non affidarsi esclusivamente a queste, che nel tempo possono deteriorarsi; la migliore protezione della base della parete avviene semplicemente tenendo l’acqua a un livello inferiore rispetto al materiale ligneo.

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La parete portante è costituita da uno scheletro di legno, che regge i carichi verticali, impacchettato all’interno di pannelli di controventamento che conferiscono alla parete la rigidezza necessaria per resistere alle azioni orizzontali, come i terremoti e il vento; all’interno del pacchetto è inserito anche del materiale isolante, in modo che la parete, oltre a svolgere la funzione strutturale, abbia anche capacità di isolamento termico e acustico.

Sul lato interno del pacchetto strutturale è realizzata una controparete che serve ad alloggiare l’impiantistica in modo che non vi siano interferenze tra impianti e strutture; le contropareti possono essere realizzate indifferentemente in stabilimento o in cantiere, e sono chiuse mediante comuni lastre che saranno poi stuccate e tinteggiate, costituendo la finitura finale dei vani interni della casa.

Sulla platea di fondazione è realizzata una complessa stratigrafia dove trovano posto le tubazioni e i cavi per gli impianti di distribuzione e di scarico; sopra tale livello viene posato l’impianto radiante a pavimento, che consente la climatizzazione dei locali sia per riscaldamento che raffrescamento.

Il pacchetto è completato dalla pavimentazione che può essere sia in legno che in ceramica.

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Il solaio tra i vari piani della casa è realizzato con struttura portante in legno, in genere con travetti e perlinato, completati da un tavolato di controventamento; la parte inferiore può rimanere a vista, oppure si può prevedere un controsoffitto che risulta molto comodo per consentire il passaggio e l’alloggiamento di elementi impiantistici, come per esempio quelli necessari per la ventilazione meccanica controllata.

Sopra gli strati strutturali si trovano sempre, come al piano terra, i tubi e i cavi per gli impianti, il pacchetto dell’impianto radiante e il pavimento finale.

 

Lo strato impiantistico può essere completato in due modi: quello più diffuso è rappresentato da un massetto in materiale alleggerito gettato con apposite pompe e che deve poi maturare per alcune settimane; in alternativa è possibile realizzare un massetto “a secco”, posando materiale granulare di varia natura, leggero e resistente, con ottime proprietà termiche e acustiche. La soluzione a secco ha il vantaggio sia di evitare getti di materiale umido, eliminando il rischio di bagnare le strutture in legno, sia di accelerare molto le operazioni di cantiere; in definitiva, è la soluzione più coerente con la filosofia della bioedilizia e della prefabbricazione.

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Il tetto è il coronamento del fabbricato e come tale va trattato, è l’elemento decisivo per la protezione del fabbricato dall’acqua piovana e l’elemento di interfaccia cui è delegata una serie di funzioni fondamentali per il benessere abitativo e il risparmio energetico del fabbricato.

Oltre a proteggere della pioggia, deve infatti anche regolare l’equilibrio termoigrometrico tra l’ambiente interno e l’esterno, da un lato evitando che il calore estivo invada gli ambienti interni fornendo un opportuno sfasamento dell’onda termica incidente, e dall’altro garantendo che la traspirazione dell’umidità avvenga in maniera controllata senza danneggiare gli strati attraversati, dove potrebbe causare ristagni di umidità e formazione di condense.

Una corretta stratigrafia deve pertanto essere progettata per garantire contemporaneamente un’adeguata coibentazione, lo sfasamento dell’onda termica e una corretta traspirazione.

Lo strato impiantistico può essere completato in due modi: quello più diffuso è rappresentato da un massetto in materiale alleggerito gettato con apposite pompe e che deve poi maturare per alcune settimane; in alternativa è possibile realizzare un massetto “a secco”, posando materiale granulare di varia natura, leggero e resistente, con ottime proprietà termiche e acustiche. La soluzione a secco ha il vantaggio sia di evitare getti di materiale umido, eliminando il rischio di bagnare le strutture in legno, sia di accelerare molto le operazioni di cantiere; in definitiva, è la soluzione più coerente con la filosofia della bioedilizia e della prefabbricazione.

Il tetto ventilato è un ottimo sistema per favorire sia l’allontanamento dell’umidità interna che per migliorare leggermente le proprietà isolanti della copertura, anche se va fatta attenzione affinché il sistema sia realmente sicuro ed efficace; deve infatti presentare un’inclinazione minima che consenta l’attivazione del flusso d’aria nell’intercapedine e deve garantire la perfetta tenuta all’acqua e all’aria.

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Se hai un progetto da valutare, puoi inviarci una richiesta via mail, indicando le caratteristiche principali del fabbricato che vuoi realizzare, dove va costruito e in che tempi, le tue esigenze e preferenze progettuali, un’indicazione preliminare del tuo budget di spesa; possibilmente inviaci un disegno, anche se approssimativo.

Se invece non hai ancora un progetto o hai altre esigenze, se ti interessa una consulenza preliminare o un confronto per conoscere meglio le caratteristiche delle costruzioni prefabbricate, contattaci comunque, saremo lieti di collaborare insieme.

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